sabato 10 maggio 2008

I Vitelloni a film with Alberto Sordi

L’esordio cinematografico di Federico Fellini è legato ad Alberto Sordi attore, con il quale ha avuto anche un lungo legame di amicizia.
Alberto Sordi è stato protagonista nel 1952 del film “Lo sceicco bianco”, ma è nel film successivo “I vitelloni” che dà una delle sue migliori prove di attore.
The cinematographic debut of Federico Fellini is legacy to Alberto Sordi actor, with which it has probably had also a friendship tie. Alberto Sordi has been protagonist in 1952 of the film "Lo sceicco bianco", but it is in the successive film "I vitelloni" that Sordi from one of the best tests than actor.

Alberto Sordi è il più vitellone di tutti. E’ lui nel gruppo di amici il più mammarolo, il più infantile, soddisfatto della sua insoddisfazione, quello che parla continuamente di donne.
Alberto Sordi was more vitellone than all. He was he in the group of friends mammarolo, more most infantile, satisfied of its dissatisfaction, what it speaks continuously about women.

E non ne ha nessuna. E’ lui a lanciare la famosa provocazione agli stradini: “Lavoratoooori…..” e a scappare quando l’automezzo si blocca e i lavoratori lo raggiungono per picchiarlo.
And of it it does not have nobody. E' he launch the famous provocazione to the narrow lanes: "Lavoratoooori....." and to shake when the motor vehicle jams and the workers catches up it in order to stick it.

domenica 4 maggio 2008

The pink night in Rimini

Hi my dear. How do you do?

Io tutto bene. Sono appena tornata dal "Monte", ottima pizzeria in quel di San Marino. Pizza Siciliana. Senza mozzarella, con acciughe, capperi, olive nere, origano.

Non so se avete visto il filmato che ho pubblicato sulla notte rosa di Rimini. L’ho trovato su YouTube. So che è presto pensare alla più bella festa della Riviera Adriatica, ma ho molta voglia di qualcosa di colorato e di caldo. E che cosa meglio di una bella festa nel mese di Luglio in una città tutta rivestita di rosa? Dalla luce diffusa dai lampioni ai rivestimenti delle fioriere ai fuochi di artificio. Dalle magliette delle ragazze ai cappellini dei lori “morosi” ai tandem che si possono noleggiare per girare la città di Rimini per una volta senza macchine.

Io penso al colore rosa anche come ad un colore ottimistico. Vorrei avere un paio di occhiali che mi facessero vedere tutto in rosa. O almeno mi facessero trovare in tutte le cose qualche cosa di bello e di rosa.

Mi viene in mente anche una bella canzone di John Lennon. Immagine. Ed in particolare il punto in cui dice:

Imagine there’s no countries
It isn’t hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace….

E quell’altro pezzo che dice:

Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world……

venerdì 2 maggio 2008

Alla ricerca della propria metà

Nel Simposio di Platone, Aristofane cerca di spiegare l’amore e racconta che all’inizio esisteva un solo Essere Umano. era perfetto, bastava a sé stesso ed era felice ed autonomo.

Zeus decise, poiché questo essere così potente e completo sfidò gli dei, di tagliare in due l’androgino, per renderlo debole e per servire meglio gli dei, creando così due esseri, e disperdendoli sulla terra.

E’ così che furono creati gli uomini e le donne. Da allora l'Essere Umano iniziò a cercare disperatamente l’altra metà di se perché senza di questa egli si sente incompleto, infelice…

Aristofane: “Un tempo l’androgino era un unico essere vivente, formato dagli altri due sessi uniti insieme, maschio e femmina”.

Sulla base di questa forzata “cesura” si spiega la reciproca attrazione sessuale: “L’amore riconduce all’antica condizione, cerca di far uno ciò che è due, medicando così la natura umana” – (Convivio 189d-193d).

Aristofane, nel dialogo, narra di questo terzo genere, non figlio del Sole come gli uomini, non figlio della Terra come le donne, ma figlio della Luna, che della natura di entrambi partecipa.

Affermazione dei diritti dell’uomo

Affermazione dei diritti dell’uomo. Una lunga strada.

L’affermazione dei diritti dell’uomo è stata una strada lunga e travagliata. Già nel Medioevo abbiamo la “Magna Charta Libertatum” e l’ ”Habeas Corpus” che sono però di matrice europea e legate al messaggio del cristianesimo.
E’ la Rivoluzione Francese, nel 1789 con la “Dichiarazione Universale” a codificare per la prima volta in un testo giuridico il concetto del “diritto di uguaglianza di tutti gli esseri umani”.

Il 10 dicembre 1948 è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di Parigi la “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo” di cui trascrivo l’articolo 1:

TUTTI GLI ESSERI UMANI NASCONO LIBERI ED UGUALI IN DIGNITA’ E DIRITTI. ESSI SONO DOTATI DI RAGIONE, DI COSCIENZA E DEVONO AGIRE GLI UNI VERSO GLI ALTRI IN SPIRITO DI FRATELLANZA”.

Nella dichiarazione del 1948 gli uomini si definiscono “esseri umani”, in una accezione astratta e generale proprio perché si voleva porre in rilievo il superamento di ogni suddivisione in razza, cittadinanza, nazionalità, sesso, età, ecc.