Zeus decise, poiché questo essere così potente e completo sfidò gli dei, di tagliare in due l’androgino, per renderlo debole e per servire meglio gli dei, creando così due esseri, e disperdendoli sulla terra.
E’ così che furono creati gli uomini e le donne. Da allora l'Essere Umano iniziò a cercare disperatamente l’altra metà di se perché senza di questa egli si sente incompleto, infelice…
Aristofane: “Un tempo l’androgino era un unico essere vivente, formato dagli altri due sessi uniti insieme, maschio e femmina”.
Sulla base di questa forzata “cesura” si spiega la reciproca attrazione sessuale: “L’amore riconduce all’antica condizione, cerca di far uno ciò che è due, medicando così la natura umana” – (Convivio 189d-193d).
Aristofane, nel dialogo, narra di questo terzo genere, non figlio del Sole come gli uomini, non figlio della Terra come le donne, ma figlio della Luna, che della natura di entrambi partecipa.