sabato 15 dicembre 2007

La storia di Charles Dickens

Buon Anno my dear,


credo che gli auguri non bastino mai e così voglio andare avanti ad augurare buon anno fino alla fine di questo anno e sicuramente anche per buona parte del prossimo. Non mi piacciono gli auguri che si fanno per dovere o come si dice dalle mie parti “a pappagallo”. Credo che se si augura qualche cosa, è perché ci auspichiamo davvero che accada.

Avete letto il libro di Dickens “Storia di Natale”? Spero di si. In fondo lo si legge molto facilmente e molto velocemente, e come tutte le favole ha un lieto fine e un suo insegnamento. Cosa pretendere di più.
Leggendo il libro questo anno ho avuto il desiderio di leggere qualche cosa della vita del suo autore, Charles Dickens. L’evento più significativo della sua vita è stato quando dodicenne, dovette essere messo a lavorare per pagare i debiti del padre. Doveva incollare etichette su flaconi di lucido per scarpe, lavorando con altri ragazzi in una baracca infestata dai topi. Tale evento segnò la sua mente in modo traumatico, specialmente dopo l’infanzia felice che aveva trascorso. Il ricordo di quel periodo non lo abbandonò mai, neanche quando diventato adulto era ormai famoso e felice con una moglie e dei figli che amava. Si può dire che anche a seguito di questa esperienza egli inventò il romanzo sociale moderno in cui confluirono il gusto romantico del melodramma e la passione per le inchieste, derivata dal suo lavoro giovanile come cronista. Inoltre Dickens aveva visitato le miniere di alluminio della Cornovaglia dove lavoravano anche dei bambini e aveva avuto tra le mani il libro blu di inchiesta sulla povertà in Inghilterra che era stato pubblicato in quegli anni. Cosi in “A Christmas Carol” mette sotto accusa tutta la società intera nelle figure di Ignoranza e Bisogno, i bambini nascosti sotto il mantello dello Spirito del Natale Presente.
Ho ricevuto in regalo molti libri, è stato infatti recentemente il mio compleanno e spero ne riceverò altri come regalo di Natale. Molto presto vi parlerò del libro che sto leggendo adesso. Proseguono i miei esercizi di informatica e presto sarò in grado di costruire un mio sito. Certo ho ancora molto bisogno di aiuto, ma sono ottimista. Intanto continuo a fare fotocopie di libri di informatica e a prendere appunti di tutti i tipi, per non parlare degli articoli di giornale che ritaglio e che spero un giorno avrò tempo di leggere.

Devo inoltre continuare ad organizzare le mie vacanze, perché dopo le vacanze di Natale devo pensare alla festa di San Silvestro. Bisogna festeggiare l’ultimo giorno dell’anno con una compagnia allegra e simpatica. A Capodanno Rimini entra in casa di tutti gli italiani, grazie alla diretta RAI, che come gli anni passati mostra i turisti e i cittadini riminesi mentre stappano le bottiglie di spumante allo scoccare della mezzanotte. A domani.