venerdì 1 febbraio 2008

Il dossale con le storie di Cristo di Giovanni Baronzio

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Volevo scrivere ancora un paio di parole sul dossale con storie di Cristo realizzato da Giovanni Baronzio. Infatti ho fatto qualche ricerca e ho scoperto che Le due tavole furono pubblicate per la prima volta da Federico Zeri nel 1958, e sono da allora note con il nome di “Dossale Corvisieri” dal nome della collezione romana di cui facevano parte fin dall’Ottocento. Il dossale è stato smembrato ed una tavola è entrata a far parte delle collezioni della Galleria Nazionale di Palazzo Barberini a Roma, l’altra è stata acquistata dall’antiquario Porro di Milano.
Le due tavole raccontano la Passione e la Morte di Gesù secondo la narrazione evangelica. Le storie “Ante Mortem”, fino alla Salita al Calvario - “Sei storie della Passione” - sono nella tavola acquistata dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Rimini, le storie “Post Mortem”, fino alla discesa nel Limbo, sono nell’anta dell’antico dossale che si conserva a Roma.
L’autore della tavola è Giovanni Baronzio che come ha scritto Daniele Benati nella pubblicazione che ha accompagna l’acquisto della Fondazione Cassa di risparmio di Rimini – esibisce le sue doti più elette grazie “alla lavorazione impeccabile dell’oro”.
Lo storico dell'arte Antonio Paolucci ha spiegato invece che in Giovanni Baronzio, che ha avuto una notevole attenzione da parte dei critici a cominciare dal suo "scopritore" Federico Zeri, sino ad arrivare a Carlo Volpe, «La forza del colore, ma anche la capacità di orchestrare le immagini, donano alla sua opera un eccezionale impatto visivo, tanto che potremmo definirlo un regista per la capacità di narrazione e forse sarebbe questo il mestiere che avrebbe scelto se fosse nato ai giorni nostri».

Da ricerche d’archivio pare che il Dossale provenga dalle soppressioni napoleoniche che colpirono la Chiesa di Santa Croce dei Francescani di Villa Verucchio. Il soggetto del dipinto ci fa supporre che costituisse la Pala dell’altare principale dedicato appunto alla Santa Croce e alla Passione di Cristo.
La chiesa francescana di Villa Verucchio si trovava nel feudo dei Malatesta.
La chiesa risulta edificata e consacrata entro il 1324. e proprio a quel tempo Baronzio deve aver realizzato il suo sontuoso dossale.

A dopo.