domenica 13 gennaio 2008

Sentimenti

Rancore e Risentimento

La differenza tra ranconre e risentimento, è che il rancore (The grudge) tende a mantenersi nel tempo mentre il risentimento è passeggero. Il primo è legato a sentimenti di vendetta. Siamo davanti ad un bersaglio, cioè siamo davanti a colui o colei che ci ha offesi. Itinerari del rancore – di Renato Rizzi – Bollati e Boringhieri – pp. 272, € 14,00. Un intervistato in uno dei saggi che compongono il libro dichiara: “E’ come prendere un veleno e aspettare che l’altro muoia”. Il rancore avvelena anche chi lo prova e può portare verso la vendetta l’”offender” (termine anglosassone che indica colui che compie il delitto).

Alcune figure della religione, del mito e della letteratura ci mostrano i suoi effetti distruttori: il primo è Caino che odia Abele e lo uccide perché prediletto da Dio, la seconda è Medea che uccide per vendetta verso il marito Giasone i loro figli e infine Iago che per invidia porta morte e sventura.

Ma chi prova rancore prova anche dolore. L’unica speranza è che il rancore possa guidare chi lo prova ad una nuova consapevolezza di se, come ogni forma di sofferenza. Ma soprattutto ci si trova di fronte ad una scelta: quella tra la vendetta e il perdono.