Hi, my dear,
Oggi voglio parlarvi ancora di film,
scrivo il mio blog e guardo un vecchio film di Stanley Kubrick dal titolo “Dott. Stranamore (Dr. Strangelove)”, film realizzato in Gran Bretagna nel 1963 e distribuito in America l’anno successivo. Il film parla della guerra nucleare, scatenata da un generale americano impazzito, che accusa i russi della propria impotenza. Davanti all’eventualità che ci sia una totale distruzione dell’umanità, saltano all’occhio ipocrisia, incoerenza, lascivia, paranoia, ambizione, patriottismo, eroismo degli esseri umani.
Il film, girato in un luminosissimo bianconero, incomincia con un bombardiere americano che solca le nubi in missione di sorveglianza e finisce con il fungo atomico che invade lo schermo preannunciando la fine del mondo. La colonna sonora è contrassegnata dalle canzoni: all’inizio si ascolta la melodia “Try a little tenderness”; alla fine la canzone “We’ll meet again”, diventata famosa alla fine della seconda guerra mondiale; la terza canzone è la marcetta “When Johnny
comes marchin’home” che esplode gioiosa tra l’equipaggio dell’aereo che parte per la sua missione di guerra.
I personaggi sono: un generale dal nome che è tutto un programma, Jack D. Ripper (Jack lo squartatore), interpretato da Sterling Hayden, che mette in moto l’automatismo sterminatore; c’è il suo mite sottoposto, un maggiore inglese della Raf che riesce a scoprire il codice che gli consentirebbe di fermare l’attacco degli aerei americani (l’attore Peter Sellers), ma non ha gli spiccioli per il telefono con cui contattare il presidente degli Stati Uniti (l’attore Peter Sellers); un generale del Pentagono, convocato mentre è in intimità con la segretaria, che è vittima di una lucida paranoia anticomunista; il comandante del bombardiere B-52 che come un cowboy texano sgancia la bomba e la cavalca precipitando con lei sull’obiettivo; infine the Doctor Strangelove, consigliere del presidente, interpretato sempre da Peter Sellers, che è un relitto nazista che lotta con la sua protesi al braccio che si tende sempre nel saluto al Furer. Certo adesso una trama che parla di guerra fredda, di bombe atomiche, di conflitto mondiale, sembra un vicenda lontana da noi quanto le controversie teologiche medioevali.
I personaggi sono: un generale dal nome che è tutto un programma, Jack D. Ripper (Jack lo squartatore), interpretato da Sterling Hayden, che mette in moto l’automatismo sterminatore; c’è il suo mite sottoposto, un maggiore inglese della Raf che riesce a scoprire il codice che gli consentirebbe di fermare l’attacco degli aerei americani (l’attore Peter Sellers), ma non ha gli spiccioli per il telefono con cui contattare il presidente degli Stati Uniti (l’attore Peter Sellers); un generale del Pentagono, convocato mentre è in intimità con la segretaria, che è vittima di una lucida paranoia anticomunista; il comandante del bombardiere B-52 che come un cowboy texano sgancia la bomba e la cavalca precipitando con lei sull’obiettivo; infine the Doctor Strangelove, consigliere del presidente, interpretato sempre da Peter Sellers, che è un relitto nazista che lotta con la sua protesi al braccio che si tende sempre nel saluto al Furer. Certo adesso una trama che parla di guerra fredda, di bombe atomiche, di conflitto mondiale, sembra un vicenda lontana da noi quanto le controversie teologiche medioevali.
Commento: l’ho trovato un film molto divertente e riguardandolo ho colto molte sfumature che mi erano sfuggite la prima volta. Certi dialoghi e certe situazioni sono veramente surreali e grottesche. La scelta dell’umorismo nero consente al regista di trattare una storia drammatica denunciando la possibilità di incidenti nucleari senza cadere nella sermone moralistico o nella denuncia teorica.
See you later.