lunedì 7 aprile 2008

Gli animali

Anche il vescovo di Milano, una stella di prima grandezza nel firmamento della lettura latina cristiana dei primi secoli parla degli animali e attraverso loro delle umane debolezze. Le api sono monarchiche mentre le gru si rivelano democratiche. Le cornacchie incarnano l’amore materno mentre le formiche sono un monito contro la pigrizia. Il granchio non conosce pietà verso le ostriche mentre il riccio marino è un barometro vivente e intanto l’usignolo per ingannare il tempo mentre cova intesse melodie. Attacca, il vescovo di Milano anche l’idolatria, e lo fa con un animale: l’oca. Infatti mentre i numi di Roma dormivano le oche vegliavano e salvavano il Campidoglio dall’attacco dei Galli.

Cesare Pasini, “La bellezza del Creato e la redenzione di Dio. Antologia di passi dall’Esamerone” di sant’Ambrogio”, Centro Ambrosiano, Milano .